FAUNA DEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA.
La specie più interessante del Parco è rappresentata dal Camoscio d'Abruzzo,
ungulato esclusivo della montagna appenninica, che fino al secolo scorso
aveva nel Gran Sasso la sua roccaforte. La persecuzione diretta dei
"cacciatori di camozze" ne causò sul finire del secolo scorso la scomparsa.
Dopo cento anni il camoscio è tornato sul Gran Sasso, dove attualmente è
presente con un nucleo di circa 50 individui, grazie ad una riuscita
operazione di reintroduzione.
Nel territorio del Parco vivono altri grossi erbivori come il Cervo e il
Capriolo, ed il loro predatore per eccellenza, il Lupo appenninico, che va
ricostituendo piccoli branchi. Da qualche tempo fa apparizioni sporadiche
anche l'Orso bruno marsicano. Tra gli altri mammiferi sono presenti la
Martora, il Gatto selvatico, il Tasso, la Faina, la Puzzola, l'Istrice e
diverse altre specie di roditori. Alle quote più elevate, l'Arvicola delle
nevi, un piccolo roditore, è arrivato con l'ultima glaciazione e qui rimasto
come relitto glaciale.
Tra gli uccelli troviamo rapaci rari come l'Aquila reale, l'Astore, il Falco
pellegrino, il Lanario e il Gufo reale.
L'avifauna più rappresentativa è quella delle alte quote, con le popolazioni
appenniniche più numerose di Fringuello alpino, Spioncello, Pispola e
Sordone. Sono presenti anche la Coturnice, il Codirossone, il Gracchio
alpino e quello corallino, con popolazioni numericamente rilevanti su scala
europea.
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I pascoli, le aree più in basso e i coltivi tradizionali ospitano specie
come l'Ortolano, la Cappellaccia, il Calandro, la Passera lagia e l'Averla
piccola, forse meno vistose ma estremamente interessanti sotto l'aspetto
biogeografico ed in rapido declino in Europa.
Le praterie di quota sono invece l'habitat ideale per la Vipera dell'Orsini,
un piccolo serpente che si nutre di insetti, presente con la più consistente
popolazione nazionale. Tra le altre specie di serpenti sono da ricordare il
Colubro di Esculapio e la Coronella austriaca. Interessante il popolamento
di anfibi, con endemismi appenninici quali la Salamandrina dagli occhiali e
il Geotritone, abitante delle grotte. Sui Monti della Laga è molto
localizzata la presenza della Rana temporaria e del Tritone alpestre, che in
tutto l'Appennino centro-meridionale, oltre che nel Parco, si possono
osservare in una ristretta area della Calabria. Sono presenti anche i
Tritoni: crestato, comune e italiano.
L'interesse biogeografico del Parco è confermato dalla presenza di fauna
invertebrata come insetti e altri gruppi ricchi di entità endemiche o a
carattere relittuale, a volte con affinità con la fauna alpina e con quella
montana dell'Europa orientale.