ITINERARI NEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA: "TRA I DUE
REGNI"
Propio sul confine tra l’Abruzzo e le Marche, che ha separato per secoli lo
Stato Pontificio dal Regno di Napoli, l’angolo nord-orientale del Parco offre
atmosfere e paesaggi molto diversi tra loro. In basso, accanto alla tortuosa
statale 81 che unisce Ascoli Piceno a Teramo, spesso percorsa da un traffico
molto intenso, le storiche cittadine di Civitella del Tronto e Campli, con i
loro monumenti, sorvegliano le colline che digradano verso l’Adriatico.
Dominata dalla più celebre fortezza dell’Abruzzo, Civitella ha difeso per secoli
il confine settentrionale del Regno di Napoli, e ha visto capitolare nel 1861 la
guarnigione borbonica solo al termine di un lungo assedio. Campli merita invece
una sosta per scoprire la trecentesca collegiata di Santa Maria in Platea e il
Museo Archeologico dove sono esposti i reperti della necropoli italica scavata
nella vicina Campovalano.
|
|
Ripide e rocciose sul versante rivolto alle colline e al mare, la Montagna di
Campli e la Montagna dei Fiori – le “Montagne Gemelle” della tradizione teramana
– si affacciano a ovest, in direzione della Laga, su un altopiano punteggiato da
borghi dove il tempo sembra essersi fermato.
Le Gole del Salinello, che separano le due cime, sono uno dei canyon calcarei
più spettacolari dell’Appennino, ospitano l’aquila reale e sono scandite dalle
rapide e dalle cascate del torrente. Vengono sorvegliate dall’alto i ruderi di
Castel Manfrino, un fortilizio di origine antica, ricostruito dai Longobardi e
poi nuovamente dagli Svevi, che controlla l’antica via di comunicazione che
attraversa a mezza costa le Gole. Più a nord, in territorio marchigiano, il
borgo medievale di Castel Trosino è affiancato da una necropoli che ricorda la
presenza dei Longobardi in questa zona.
Accanto alle fortezze e alle “caciare”, delle eleganti capanne pastorali in
pietra a secco analoghe a quelle della Majella e del Gargano, le Gole del
Salinello e le Montagne Gemelle ospitano numerosi eremi medievali. La strada che
raggiunge la forra da Ripe, frazione di Civitella del Tronto, è stata chiusa al
traffico dal Parco, e offre una splendida e facile passeggiata la caverna,
frequentata a scopo di culto dal Neolitico, che ospita dal Medioevo l’eremo di
Grotta Sant’Angelo.
Un difficile sentierino che richiede esperienza di arrampicata s’inerpica dal
fondo delle gole verso l’eremo di Santa Maria Scalena. Un percorso più comodo,
ma sempre su terreno ripido, porta dal valico della Croce di Corano all’eremo di
Sant’Angelo in Volturino. Itinerari più semplici conducono ai pochi resti di San
Francesco alle Scalelle e degli altri piccoli eremo della zona.
|
|
Non ci sono problemi nemmeno per seguire i sentieri che salgono verso il Monte
Foltrone, “tetto” della Montagna di Campli, e il Monte Girella che segna il
culmine della Montagna dei Fiori. Anche se più basse di quelle della Laga e del
Gran Sasso, queste due magnifiche cime meritano senz’altro una visita, e offrono
splendidi panorami verso i due massicci più elevati, la catena dei Monti
Sibillini e la costa adriatica