Itinerari pesca Abruzzo: Lago di Campotosto (AQ)
Lago artificiale di notevole
estensione e profondità situato a quota discretamente elevata ( circa 1300 m.),
ha occupato una conca naturale dove, sino alla realizzazione del bacino, resa
possibile con la costruzione di ben tre dighe, si trovavano delle zone paludose
da cui veniva estratta la torba. Si raggiunge dall'Aquila percorrendo la vecchia
statale del Passo delle Capannelle per Teramo, deviando per Campotosto poco dopo
il passo stesso.
Le acque del lago, che
alimentano un complesso sistema per la produzione dell'energia idroelettrica,
sono di ottima qualità, il clima ,data la quota e la posizione, a poca distanza
da monti molto alti (Gran Sasso e Monti della Laga), è molto rigido.
Il bacino si può quindi
frequentare dalla primavera inoltrata al primo autunno, nei mesi invernali quasi
sempre la sua superficie è gelata.
Tutte le sponde del bacino sono
percorse da strade asfaltate, l'agibilità delle sponde è buona. Si alternano
rive degradanti in corrispondenza delle quali la profondità cresce lentamente e
rive più scoscese dinnanzi alle quali la profondità dell'acqua è subito molto
elevata.
Le specie ittiche presenti sono
soprattutto Coregoni, Tinche, Trote e Triotti,è presente ancora qualche rara
trota residuo di una ben più abbondante popolazione presente anni fa.
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Sostanzialmente si
possono effettuare due tipi di pesca distinti e diversi per zone e periodi:
In primavera,
nelle zone con maggiore profondità nei pressi della riva, si pescano i Coregoni
che in questa stagione si avvicinano, con lunghe canne fisse o roubasienne, ma
anche a fondo con il pasturatore. In questo lago i Coregoni abboccano volentieri
ai bigattini anche se le loro abboccate sono delicatissime e furtive.
Indispensabili montature sensibili e sottilissime, ami piccolissimi.
Occorre tenere presente
la fragilità dell'apparato boccale di questi pesci ed evitare ferrate brusche,
indispensabile l'uso del guadino per il recupero finale.
In estate,
nelle zone di acqua più bassa e con presenza di vegetazione sommersa ( zone di
Mascioni e Campotosto), si insidiano le Tinche a passata con esca appoggiata sul
fondo, all'inglese e con la più classica pesca a fondo, esche impiegate i sempre
validi bigattini, i classici vermi di terra o letame ed il mais.
Si può utilizzare una
pastura di quelle pre-confezionate arricchita con bigattini ma occorre limitarsi
perché il rumore non è assolutamente gradito alle ns. prede. Le Tinche del Lago
di Campotosto raggiungono dimensioni notevoli ed in particolari giornate si
possono realizzare ottimi bottini. Occorre comunque non eccedere con il diametro
delle lenze e la misura di galleggianti e ami.
In tutte le stagioni , sempre escluso l'inverno,
soprattutto in prossimità degli affluenti artificiali o naturali, si possono
insidiare le Trote a spinning ed anche con il vivo. Sono comunque sempre più
rare ma, per chi è dotato di particolare costanza, potrebbe ancora nascondersi
l'esemplare da rekord.
I regolamenti: Il lago è
attualmente gestito dal Comune di Campotosto (0862/900142) che rilascia permessi
giornalieri - settimanali - quindicinali o annuali necessari per esercitare la
pesca, oltre, ovviamente, alla licenza di tipo B. I permessi sono reperibili
anche presso alcuni esercizi commerciali ( negozi di pesca e non) della zona e
del capoluogo L'Aquila.
Consigliamo di contattare il
Comune per avere indicazioni più precise. Altro numero utile per avere
informazioni è quello del Corpo Forestale dello Stato Stazione di Campotosto:
0862/900265
Ricordiamo inoltre che, come in
tutto l'Abruzzo, la detenzione di bigattini per pescatore non deve superare il
1/2 chilogrammo.
L'itinerario è
senz'altro da consigliare soprattutto per la particolarità e la bellezza del
posto, esistono lungo la strada che costeggia il lago aree attrezzate per i
picnic. Tenere sempre presente la rigidità del clima anche nelle giornate
assolate.